Dieta flessibile, cos’è e come funziona

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dieta flessibile

Dimmi come mangi, e ti dirò quanto sei in salute: negli ultimi anni, e per fortuna, è maturata sempre di più la consapevolezza in merito all’importanza dell’alimentazione per la salute.

Nell’ambito dei tantissimi approcci che hanno guadagnato fama, spicca la dieta flessibile. Se stai leggendo queste righe, significa che ti interessa scoprire cos’è e come funziona di preciso. Perfetto! Nelle prossime righe, puoi trovare qualche informazione utile in merito!

Cos’è la dieta flessibile?

La dieta flessibile è un approccio all’alimentazione che si basa sul pensiero della non esistenza di cibi più o meno dannosi: chi la segue, infatti, può scegliere qualsiasi alimento, a patto che si adatti alle sue esigenze riguardanti l’apporto di macronutrienti.

Il quadro appena descritto fa sì che, quando si parla del regime a cui stiamo dedicando questo articolo, si tenda a ragionare più in ottica di stile di vita che di dieta vera e propria.

Non c’è un riferimento univoco per quanto riguarda l’apporto calorico. Tutto, infatti, dipende dal peso che la persona che segue la dieta flessibile ha intenzione di perdere. Ciò vuol dire che bisogna sempre tenere in mente il rapporto tra calorie ingerite e calorie bruciate, facendo in modo che le seconde siano più delle prime.

Come calcolare le dosi di macronutrienti

Adesso non rimane che sviscerare un altro importante interrogativo, focalizzandosi sui sopra citati macronutrienti. Il focus su di essi è cruciale: secondo i principi della dieta flessibile, nota anche come If It Fits Your Macros (IIFYM), se un determinato alimento può essere incluso sotto al cappello di un macronutriente non ci sono problemi nella sua assunzione (questo, ovviamente, in assenza di diagnosi di allergie).

Detto questo, vediamo un attimo le informazioni relative ai principali macronutrienti e tutti i riferimenti sulle quantità. Innanzitutto, facciamo presente che, quando si utilizza la sopra citata espressione, si parla di preciso di carboidrati, proteine e grassi.

I primi, che sono contraddistinti da un apporto energetico di 4 calorie al grammo, dovrebbero essere inclusi nella dieta quotidiana tenendo conto di un range compreso tra il 46 e il 65% delle calorie messe nel piatto ogni giorno.

Per quanto riguarda invece le proteine, l’apporto calorico è il medesimo. In uno schema alimentare base, dovrebbero essere assunte mantenendosi entro una forbice compresa tra il 10 e il 30/35% delle calorie quotidiane.

Cosa dire, invece, in merito ai grassi? Che ogni singolo grammo apporta 9 calorie e che la loro assunzione deve essere gestita considerando un range tra il 20 e il 35% dell’apporto energetico quotidiano.

Come è chiaro, le percentuali possono variare molto nell’ambito del medesimo macronutriente. Proprio qui risiede il cuore della dieta flessibile, che può essere adattata in maniera specifica alle proprie esigenze. Giusto per fare un esempio, rammentiamo che, nelle situazioni in cui si punta ad aumentare la massa muscolare, ci si focalizza sulle proteine.

Nei frangenti in cui, invece, l’obiettivo è quello di perdere peso, si può agire riducendo la quota di carboidrati.

Conclusioni

L’oggettiva semplicità è uno dei motivi che hanno portato la dieta flessibile al successo. Da non dimenticare è anche la possibilità di gestirla in parte grazie allo smartphone. Come forse avrai capito dal paragrafo precedente, le app per il conteggio delle calorie possono rivelarsi preziose.

Per dovere di completezza, è doveroso citare anche le principali criticità, tra cui spicca la poca attenzione ai micronutrienti, ossia vitamine – in molti casi decisive per la prevenzione di malattie come i tumori – e minerali.

Se si ha intenzione di seguire una dieta flessibile, è quindi opportuno chiedere consiglio a uno specialista e valutare l’assunzione di integratori volti a colmare le sopra citate carenze alimentari.